Quando si pensa ad ambiente con una destinazione d’uso sanitaria come quello ospedaliero, ma anche solo ambulatoriale o dentale, è naturale aspettarsi un livello di pulizia e di igiene superiore a quello di altri luoghi.
Questo standard elevato deve riguardare vari aspetti: non solo gli strumenti e il personale con cui si entra in contatto, ma anche i locali in generale, con i relativi arredi e attrezzature. Bisogna poi tenere conto del fatto che luoghi come questi sono soggetti al passaggio di tanti utenti in una stessa giornata: sia nelle sale d’aspetto, sia negli ambulatori e quindi su lettini e poltrone dove materialmente avviene la prestazione sanitaria.
L’alto livello di attenzione verso igiene e pulizia dev’essere una priorità costante, per evitare trasmissione di infezioni o malattie in luoghi che da questo punto di vista sono più vulnerabili di altri. Attualmente poi, tutto questo acquista maggior rilevanza in relazione all’emergenza legata alla pandemia da Covid-19. La Legge prescrive infatti in questo momento di adottare tutta una serie di adempimenti supplementari che si aggiungono a quelli ordinari già previsti per questi settori.
L’igiene è il più grande strumento che abbiamo nella lotta contro il Covid-19
Come abbiamo imparato bene in questi mesi, infatti, l’igiene è uno dei più grandi strumenti che abbiamo a nostra disposizione nella lotta contro il Covid-19. L’attenzione a questo aspetto, poi, è una buona pratica che funziona anche per tutte le altre malattie di tipo virale, ovviamente, e non solo. Quante volte in passato abbiamo ascoltato raccomandazioni sul lavarsi le mani per limitare la diffusione dell’influenza stagionale? Se c’è una cosa positiva che forse potremo trarre collettivamente dall’esperienza del Coronavirus, sarà proprio questa nuova consapevolezza e l’interiorizzazione di abitudini corrette.
Gli adempimenti che ci vengono richiesti per limitare i contagi si basano su tre regole fondamentali: il distanziamento, l’uso di mascherine per proteggere e schermare naso e bocca, igiene delle mani e di tutto ciò che potenzialmente può entrare in contatto appunto con mucose e vie aeree.
In relazione all’ultimo aspetto occorre pertanto mettere altresì in atto strategie di sanificazione di ambienti e superfici. “Sanificare” è una parola appositamente più specifica di “pulire” o “igienizzare” perché appunto porta con sé una serie di caratteristiche peculiari, che non hanno a che fare semplicemente con un obiettivo di rimozione dello sporco superficiale. È ovvio d’altro canto che la pulizia più superficiale non può che precedere qualunque procedimento di sanificazione.
L’obiettivo finale di ottenere ambienti e superfici sicuri, perché privi di sporco, batteri, agenti patogeni è infatti un percorso fatto di vari stadi che prevede procedure specifiche in base a ciò che si sta sanificando, l’uso che se ne deve fare, la tipologia di luogo in cui ci si trova. Procedure ma anche prodotti appositamente dedicati a questo obiettivo, che siano tuttavia rispettosi dell’ambiente. Nel corso del tempo infatti si sta sviluppando sempre maggiore attenzione alla sostenibilità e all’impatto ambientale dei prodotti detergenti e igienizzanti che si trovano sul mercato.
Nel caso di ambulatori e studi dentistici, poi, non solo la situazione di partenza deve essere sicura, ma un livello adeguato di sicurezza va mantenuto in ogni momento della giornata, anche durante lo svolgimento delle attività più delicate. Ecco perché, oggi più che mai, il personale medico e quello di supporto, devono indossare adeguati dispositivi di protezione individuale.
L’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale
In generale l’acronimo DPI (Dispositivi di protezione individuale, che in ambito internazionale diventa PPE, cioè Personal Protective Equipment) identifica ogni dispositivo che abbia lo scopo di proteggere la persona che ne fa uso da rischi per la sua salute o la sua sicurezza, sia che questo avvenga in ambito lavorativo o altrove. Basta pensare ai dispositivi per la sicurezza di chi svolge attività sportive o ricreative. In alcuni ambiti è la legge a stabilire sia gli obblighi d’uso, sia i criteri a cui devono rispondere questi strumenti per essere conformi e quindi pienamente adatti a svolgere il loro compito.
L’ambito medico e sanitario, ricade pienamente e per svariate ragioni, in quest’ultima casistica. Sia, come dicevamo, ordinariamente, sia a maggior ragione in relazione ai provvedimenti anti Covid-19.
In questo settore si può introdurre poi una distinzione con i DM, cioè i “Dispositivi medici”, che nascono con lo scopo di diagnosi, prevenzione, controllo, terapia o attenuazione di una malattia. Alcuni presidi possono avere una doppia valenza, quindi: proteggere gli operatori e proteggere anche i pazienti, funzionando quindi anche da dispositivo medico.
Al di là delle distinzioni normative, che si portano dietro tutta una serie di conseguenze sui criteri da rispettare, per gli studi medici e dentistici i principali dispositivi in uso sono: le mascherine chirurgiche, le mascherine FFP2 e FFP3, gli schermi facciali e gli occhiali protettivi, i camici monouso, le cuffie, i guanti e i calzari.
Oltre a dover avere una provenienza certificata, questi strumenti vanno utilizzati seguendo le indicazioni corrette, in modo da non contaminarli o indebolirne parzialmente o totalmente l’efficacia e vanno poi successivamente smaltiti in maniera appropriata, relativa alla tipologia di rifiuti classificati come “speciali”. Come sempre poi accade nella cornice più generale della sicurezza sul lavoro, tutto questo richiede una valutazione complessiva del rischio e una formazione adeguata per il personale, sia generale, sia in base alle proprie specifiche mansioni, con responsabilità e ruoli specifici.
Prendersi cura delle esigenze dei propri clienti è da sempre la principale sfida di Tecnodent che in tempi di Covid-19 si è adoperata per offrire ai propri clienti la possibilità di equipaggiarsi di dispositivi di protezione professionali sviluppati da Polaroid che permettono di coniugare sicurezza, protezione e qualità di prodotto senza trascurare l’impatto estetico del design.
Accanto a questi dispositivi classici poi, l’obiettivo di limitare la diffusione del Covid-19 ha creato tutta un’altra serie di regole e esigenze. Le sale d’aspetto, per esempio, attualmente vanno allestite in modo il più asettico possibile, per evitare il contatto non necessario di più persone con le stesse cose (vanno rimosse per esempio riviste e giocattoli per bambini) e devono essere presenti la cartellonistica informativa e i dispenser di liquido disinfettante per le mani. Questi luoghi vanno naturalmente puliti e aerati frequentemente.
Se ci spostiamo poi negli ambulatori e nelle sale dove si svolge direttamente l’attività di medici e odontoiatri, possiamo immediatamente capire come aumentino ancora di più le esigenze di sanificazione e attenzione all’igiene, a partire da lettini, poltrone e seggiolini che vengono utilizzati quotidianamente e quindi potenzialmente contaminati da medici, operatori e pazienti.
Come pulire e sanificare correttamente poltrone e seggiolini
Dalla pulizia e dalla sanificazione di poltrone e seggiolini infatti dipende una parte importante della sicurezza per i pazienti e per il personale. Ovviamente un aspetto fondamentale del successo di queste operazioni è rappresentato dalla scelta dei prodotti, detersivi e disinfettanti e dal loro corretto uso in termini di applicazione e di frequenza.
A tal proposito Tecnodent raccomanda di utilizzare per la pulizia e sanificazione delle proprie poltrone e seggiolini esclusivamente prodotti alcool free a base per esempio di sali di ammonio quaternario, perossido di dipotassio etc.
È anche la progettazione di queste attrezzature, però, che può fare la differenza, facilitando o rendendo più complicato sanificare uno studio medico o dentistico e quindi raggiungere elevati standard igienici.
Le poltrone e i seggiolini TECNODENT sono equipaggiati di dispositivi che consentono la movimentazione del prodotto a “mani libere” per assicurare il massimo di igiene durante il trattamento. Le tappezzerie, stampate e prive di cuciture, sono prodotte utilizzando un similpelle di alta qualità dalle proprietà antimicotiche e antimicrobiche. Caratteristiche e accorgimenti che sono pensati appositamente con gli obiettivi di igiene e sicurezza. Ogni prodotto viene poi sottoposto a rigidi controlli di qualità durante tutte le fasi produttive, garantendo così il rispetto degli standard da questo e da tutti gli altri punti di vista.